sabato 14 dicembre 2019

Europa League 2020: sul filo di lana, arriva il primo punto per il Rosenborg!

Quando ormai molti avevano perso le speranze e vedevano il Rosenborg unica squadra a 0 punti in Europa League, i bianconeri ottengono combattendo il primo, ed unico, punto della competizione ad Eindhoven (1-1), contro il PSV.


Sembrava difficile soprattutto vista la situazione nel gruppo D, dove gli olandesi dovevano vincere e sperare in una sconfitta del Linz contro lo Sporting per passare il turno. Il Rosenborg era invece già fuori da tutto e mai troppo all'altezza dell'impegno.

I norvegesi però, trainati dall'orgoglio e da un'intelligente disposizione in campo da parte di coach Eirik Horneland, tengono il colpo soprattutto nel primo tempo: il classico 4-3-3 fornisce sì copertura (col terzino sinistro Tagseth in posizione di mezz'ala), ma permette anche di ripartire con rapidità e pericolosità, allargando il gioco. A ciò si aggiunge la serata di grazie di André Helland: il nativo di Hemne è in forma e risulta chiave sia nel fraseggio che nella copertura palla. Su un fallo a ridosso dell'area, al quarto d'ora, è bravo a calciare una punizione insidiosa che impensierisce il portiere avversario Unnerstall. Il PSV è superiore nello stretto e nel lungo, quando da dietro i centrocampisti o i difensori lanciano le frecce d'attacco, che però peccano d'inconcretezza. Così dopo 22 minuti è lo stesso Helland a rubare palla sulla trequarti scaricando poi un sinistro a giro che si insacca alla destra di Unnerstall per lo 0-1. Pur battuto sulle fasce, la bravura del Rosenborg sta nei centrali difensivi Hovland-Reginiussen, sempre stretti e quasi mai presi d'infilata.

Nel secondo tempo però la qualità degli olandesi viene a galla materializzandosi nel sinistro stupendo della stellina Ihattaren, che pareggia la contesa. Il PSV continua a giocare a ridosso dell'area ma non sarà più pericoloso: è anzi il Rosenborg a sfiorare la vittoria con un colpo di testa di Soderlund su cross di Meling, a ridosso del 90esimo. La partita termina così 1-1: per il Rosenborg l'unico punto della competizione, costruito su una prova di nervi, motivazione ed intelligenza tattica, è la prova di come forse, con un po' di sagacia e cattiveria agonistica in più, i norvegesi avrebbero potuto togliersi qualche soddisfazione in più.

Il percorso del prossimo anno per tornare in Europa League sarà lungo e tortuoso, ma questa partecipazione potrebbe di certo aver portato esperienza in saccoccia. Un plauso anche ai tifosi, sempre presenti nelle lunghe trasferte dei bianconeri!

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